RITORNO IN AUSTRIA
Vicini vicini. Così vicini ma così diversi.
Lo si nota subito, appena varcato il confine.
Per chi è abituato a prendere il treno da Udine, come me la domenica mattina con la bicicletta per fare una corsa sulla Ciclovia Alpe Adria, la netta demarcazione che rappresenta il confine tra Italia e Austria non è nulla di fisico, bensì è un atmosfera.
Infatti, non appena scompare dietro a noi il tricolore e ci accolgono le bandiere bianche e rosse alla prima stazioncina ferroviaria, veniamo abbracciati da una sensazione di piacevolezza.
Sembra che ogni cosa abbia un posto e per ogni posto ci sia una cosa perfettamente riposta.
Così i fiori alle finestre, la legna sistemata per bene, i giardini fioriti davanti alle case e le girandole sui balconi che si fanno accarezzare dal vento estivo.
Immagini di altri tempi, che infondono serenità.
Qui tutto parla di una vita organizzata nella semplicità, senza troppo stress e confusione.
Questo è ciò che negli anni ’90 ha fatto innamorare di questa destinazione una moltitudine di connazionali, tanto da eleggerla “1° destinazione per turismo italiano”.
L’Austria offriva tutto ciò che si desiderava: natura, sport, cultura, tradizioni, benessere, buona cucina, persone gioviali e simpatiche, hotel di lusso con tutti i comfort, SPA modernissime, a prezzi che lo Scellino favoriva.
Poi, la moda è cambiata ed il flusso turistico ha preso altre strade, ma soprattutto altri cieli. Sono arrivati i voli low cost e l’ attenzione si è concentrata verso luoghi diversi, non sempre più belli o meritevoli di essere visitati, ma semplicemente a portata “di volo” e di tasche.
Così, le splendide città d’oltralpe ricche di cultura, di grande musica, di tradizioni antiche e storie affascinanti sono state un po’ dimenticate, come e si è persa l’abitudine di percorrere sentieri perfettamente segnalati, spettacolari piste di sci e molto altro che caratterizzava la perfetta vacanza outdoor.
Ricordo, a pochi chilometri dalle viuzze di Salisburgo, la splendida città dei Principi-Vescovi, un agriturismo in una radura della foresta, dove i cervi uscivano a mangiare prima dell’imbrunire davanti a noi, che cenavamo seduti a tavola nella bellezza del verde assoluto.
Mi lascio anche assalire dalla nostalgia dei pranzi estivi sul Fuschlsee, un laghetto che pare disegnato da Dio lanciando una manciata di cristalli in un prato, ed ancora le visite a Vienna, alla meravigliosa Hofburg che terminavano con lo spettacolo della Spanische Hofreitschule (Scuola Spagnola di Equitazione) dove i cavalli danzano sulle note della Marcia di Radetzky.
I tempi attuali ci portano a riconsiderare le destinazioni di prossimità e l’Austria è ancora così, come l’abbiamo lasciata per scoprire mondi lontani. Ha saputo conservare le sue peculiarità e anzi, ora sta vivendo una nuova epoca di sviluppo grazie alla grande professionalità ed attenzione della sua industria turistica che ha rinnovato molte strutture, allineandole alle richieste del visitatore dei nostri giorni più evoluto ed esigente.
Le macro aree di forte richiamo turistico sono rimaste le stesse, grazie alla loro storia e fama, tuttavia si sono messe in luce altre zone molto interessanti, molto adatte ad un mercato più sofisticato e di nicchia, come per esempio la zona della Wachau, una delle riviere più romantiche d’Europa, patrimonio Unesco, con il Danubio, i suoi leggeri pendii coperti da vigneti, le cantine, le antiche abbazie, i monasteri ed i castelli ed i deliziosi borghi come Gumpoldskirchen.
Negli ultimi anni l’offerta è stata implementata e resa molto appetibile per quel segmento che in gergo viene chiamato MICE, ma scomposto l’acronimo diventa: Meetings, Incentives, Conferences, Exhibitions.
Infatti, grandi alberghi, perfettamente equipaggiati per ospitare ogni tipo di evento come lo storico Steigenberger Hotel & Spa di Krems, situato tra i vigneti e a soli 10 minuti a piedi dal Danubio, mettono a disposizione degli ospiti grandi spazi per meeting ed eventi. Dall’hotel si possono fare splendide passeggiate, gite in bicicletta, visitare monumenti storici e godere della gustosa enogastronomia con ricche degustazioni nelle antiche cantine circostanti e originali team building motivazionali per aziende.
Anche Vienna ha saputo evolversi ed accanto agli storici hotel sono nate delle nuove opportunità di accoglienza come l’Hotel Andaz Vienna am Belvedere, appartenente alla grande famiglia Hyatt. Ristrutturazione disegnata da Renzo Piano dell’ex Museo di Arte Moderna Schweizergarten, viene definito un Concept Hotel ed offre più di 300 camere con oltre 2200 m2 di spazi meeting.
Una nuova filosofia è stata applicata alle sale meeting più piccole del Novotel Wien Hauptbahnhof, boutique hotel centralissimo, che sono state arredate creando spazi accoglienti per piccole riunioni informali.
Non si può dimenticare quanto straordinaria diventi la città nel periodo dell’Avvento e Natalizio.
L’hotel Ritz Carlton, con la sua splendida posizione sul Ring, la sua lussuosissima struttura ed il rinomato Ristorante, diventa un Urban Chalet colorato, per cene o eventi dalla calda atmosfera con il profumo di vin brulé ed un panorama mozzafiato.
Perché quindi non ritornare in Austria?
Che Voi siate amanti dell’ slow tourism, della vita all’aria aperta e delle vacanze attive, della storia e dell’arte, del mito di Sissi, del valzer degli Strauss, delle tradizioni, della Wienerschnitzel o vogliate organizzare un evento aziendale di successo dove l’effetto wow è assicurato, contattateci.
Sapremo accompagnarVi nel cuore verde dell’Europa con i nostri consigli e le nostre proposte.
Steigenberger Hotel & Spa Krems Credits Steigenberger Hotel & SpaAndaz Vienna -progetto di Renzo Piano Credits Hotel Andaz WienCredits Hotel Andaz WienCredits Hotel Andaz WienNovotel Vienna Meeting Room Credits Novotel WienCredits Novotel WienCredits Novotel WienCongress Hall Credits Novotel WienThe Ritz Carlton Terrace durante l’Avvento Credits The Ritz Carlton Hotel Wien
Anna Biondin