LIPICA ED IL CARSO CHE NON CI ASPETTIAMO

Solo 16 Km separano Piazza Unità d’Italia a Trieste da Lipica. Un brevissimo tragitto che ci porta dalla riva del mare Adriatico all’Altopiano carsico e siamo già in Slovenia. Due ambienti così diversi, ma accomunati da una storia illustre come quella disegnata dalla mano degli Asburgo.
Non appena si arriva in prossimità di Lipizza, come la chiamiamo in italiano, si viene accolti da un paesaggio bucolico: prati verdi delimitati da staccionate in legno bianco e stradine incorniciate da alberi, il campo da Golf disegnato da Donald Harradine ed in lontananza, protetti, nel recinto, gruppi di cavalli che si godono l’aria frizzante che giunge dall’Est.

Il suo nome pare derivi dalla parola slovena LIPA che significa “piccolo tiglio” Da sempre latifondo proprietà del Vescovo di Trieste, compare per la prima volta nei registri con data 16 maggio 1543, grazie ad un contratto di affitto tra il Vescovo e Giovanni Maria Prospero Todeschino, durato 3 anni. In seguito lo troviamo in una prima convenzione con l’arciduca Carlo II d’Austria che porterà, più tardi, alla vendita conclusiva siglata dall’Arciduca con il vescovo Nicolò de Coret. La fondazione dell’allevamento avvenne il 19 maggio 1580.
Ma perché fondare un centro di allevamento ed addestramento di cavalli proprio a Lipica?

Per avere una risposta dobbiamo andare molto lontano nel tempo, quando Carlo I di Spagna, figlio di Filippo il Bello e nipote di Massimiliano I d’Asburgo, oltre alla corona spagnola, ricevuta per discendenza da parte di Madre, riceve anche quella di Imperatore con il nome di Carlo V .
Sembra che Carlo V abbia regalato dei cavalli andalusi provenienti da Jerez de la Frontera a suo fratello Ferdinando I che li portò in Austria, insieme ad alcuni addestratori. In altri testi pare invece, che i cavalli furono acquistati in Spagna in numero di 24 fattrici e 6 stalloni di razza.
In ogni caso, qualunque sia la verità, gli Asburgo hanno percepito un grande potenziale in quegli animali ed incrociandoli con razze autoctone (un nucleo di fattrici di origine italiana, dal Polesine, da Aquileia e da Verona), ne hanno tratto un cavallo molto docile, straordinariamente capace di seguire le tecniche più raffinate per dargli agililità e prepararlo ai combattimenti. Ben presto si accorsero che l’esercizio insieme alla sensibile intelligenza che lo caratterizzava ne faceva una meravigliosa creatura danzante, abile di seguire complicate coreografie .
Nel 1572, viene fondata a Vienna la Scuola di Equitazione, la più antica al mondo, ma solo in seguito nel 1729, con Carlo VI, modificherà il suo nome aggiungendo l’aggettivo “spagnola” (Spanische Hofreitschule), per ricordare il paese di provenienza dei primi cavalli addestrati.
Lipica, quindi è stata scelta per il clima favorevole del Carso, molto adatto ad accogliere i cavalli arabi di Jerez, abituati ad un clima secco mediterraneo. Il punto geografico più vicino a Vienna, con tali caratteristiche, all’interno dell’Impero.
Sono state molte le vicissitudini dell’allevamento durante i secoli ed alcune volte è stato necessario modificare e rinforzare la razza lipizzana per permetterle di superare momenti difficili. Attualmente i magnifici esemplari equini altamente selezionati per lo spettacolo sono dati dalla produzione del Cavallo Lipizzano allevato in purezza, derivante da due stalloni italiani (Conversano e Napolitano), due Klaudrub, un Danese ed un Orientale Arabo. Lipica ed il suo allevamento sono Patrimonio Nazionale della Slovenia.

L’area del Parco di Lipica è molto vasta, circa 300 ha. In periodo barocco, sono state restaurate le prime strutture ricavate dall’antico Palazzo dei Vescovi con la corte interna (Hof) . Oggi in questa parte più alta del borgo si possono visitare: la monumentale stalla centrale, un museo equestre interattivo e un piccolo bookshop.
Circondano quest’area pregevoli corpi di fabbrica come la Velbanca (scuderia per gli stalloni dei nobili), la piccola chiesa neogotica di Sant’Antonio da Padova e la struttura quadrata del vecchio Hotel Club. A pochi passi numerose stalle per l’allevamento, il grande maneggio coperto e l’ippodromo per gli spettacoli equestri proposti ogni giorno durante l’estate ed a date-evento in inverno.
Un poco più distanti, il Casinò e l’Hotel Maestoso sono quanto l’epoca moderna della seconda metà del ‘900 ha aggiunto per rendere confortevole il soggiorno degli appassionati di equitazione, golfisti, amanti del benessere e della natura.

L’Hotel Maestoso, ha subito una profonda ristrutturazione che gli ha permesso di offrire i più moderni standard dell’accoglienza.
La nuova veste dell’Hotel Maestoso ricorda il mondo dell’equitazione e della campagna con l’uso di materiali naturali, come i mobili in paglia pressata. Un aspetto giovane e vibrante, con colori rubati agli allestimenti industriali all’interno, ma tanto bianco nelle decorazioni esterne, imitando le staccionate in legno che proteggono i prati, lungo tutti i percorsi del resort.

Sono state realizzate camere super equipaggiate, Bar, Ristorante, SPA, piscina e molto altro ancora, oltre alla convenzione con il campo da golf, con il centro di equitazione per gli spettacoli ed un ricco programma di equiturismo con passeggiate a cavallo lungo i sentieri del Carso e divertimento in Fattoria con i Pony per i bimbi.
Lipica. indiscutibilmente offre una vasta gamma di attività open air con il bel tempo e momenti di benesseree coccole quando la stagione rinfresca, oltre alle tante belle escursioni nei dintorni.

Un paesaggio incantevole come quello che la abbraccia, regala a Lipica una posizione privilegiata nella lista delle location per Matrimoni romantici, vicino a Trieste.
In uno stile boho-chic, magari arrivando con una carrozza del XIX sec, gli sposi hanno a disposizione scenari da sogno per celebrazioni simboliche nei i prati, picnic per festeggiare l’amore, in modo non convenzionale, insieme ad amici e parenti, oppure organizzare un matrimonio elegante, con tutti i canoni del ricevimento di lusso, nel ristorante all’interno del rinnovato Hotel Maestoso.

Lipica è sicuramente un luogo perfetto per godersi momenti di “bien vivre” e rigenerarsi. Uno di quei luoghi positivi dove, quando arrivi, ti senti in pace con te stesso ed il mondo. Non solo per i viaggiatori che la scelgono di soggiornarvi più a lungo, ma anche per chi abita in prossimità e vuole regalarsi una giornata speciale.