luglio
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Oltre un millenio di storia, ma le prime notizie dell’esistenza del castello di Rivalta sembrano risalire ad un atto di acquisto datato 1025.
Da quel momento in poi il castello ha vissuto un’epoca di conquiste, ribellioni e distruzioni. Oggi rimane uno dei pochissimi esempi europei di manieri circondati da un antico borgo in gran parte rimasto ad oggi ancora intatto e abitualmente abitato dalla famiglia dei Conti Zanardi Landi.
È proprio lungo il fiume Trebbia, a circa 14 km da Piacenza, nel comune di Gazzola, che fu costruita l’imponente fortezza di Rivalta. Ubicato a ridosso di una ripida scarpata attaccata alla riva del fiume, pur avendo una posizione poco elevata, il castello gode di una notevole vista panoramica sul greto del fiume e sulla campagna circostante.
Per la sua posizione strategica di particolare importanza, Rivalta fin dalla caduta dell’impero romano, fu scelta come caposaldo da difendere. D’altronde come rinunciare a una fortezza riparata dal fiume su due lati e che poteva controllare chi accedeva alla Val Trebbia?
Per oltre un secolo gli avvenimenti degni di nota che riguardano il Castello sono assedi, distruzioni e l’alternarsi di proprietari. Dal primo decennio del Trecento, il signore del Borgo e del feudo è Obizzo Landi, che lo aveva acquistato dai Ripalta. Da allora, sino ad oggi, il Castello è sempre appartenuto – con brevi interruzioni – alla famiglia Landi.
È merito degli attuali proprietari (conti Zanardi Landi) il restauro e la magnifica valorizzazione del complesso.
Re e Regine, Principi, Nobili e Capi di Stato, provenienti da ogni parte del mondo, hanno visitato questa suggestiva fortezza e proprio in questo fantastico luogo la Principessa Margareth (sorella della Regina d’Inghilterra) ha trascorso per diversi anni le sue vacanze estive.
Il castello è diventato infatti una sontuosa residenza signorile e dispone di 54 sale arredate con mobili e tappeti d’epoca (dal 1400 in avanti).
L’elegante torre quattrocentesca, che svetta a uno degli angoli, è l’elemento distintivo e caratteristico del plesso; essa è sovrastata da un Torresino, un’altra torre di piccole dimensioni, realizzata dall’architetto milanese Guiniforte Solari, che ospita al suo interno il famigerato “Pozzo del Taglio”. Al Settecento risalgono invece i rimaneggiamenti riguardanti lo scalone, la facciata, che viene arricchita di elementi neoclassici, e gli affreschi dei saloni, di Paolo Borroni di Voghera e Filippo Comerio.
La guida vi condurrà in sale adorne di mobili, quadri, tappeti ed oggetti d’epoca, dal Salone d’Onore alle Camere da letto, dalla Sala del Biliardo alle cucine e le prigioni, dalla Sala d’Armi, dedicata alla battaglia di Lepanto, alle torri, i musei del costume militare e dell’arte sacra, e la curiosa raccolta di antichi strumenti musicali.
È possibile inoltre accedere al Mastio (o torrione) all’interno del quale è stata ricavata una piccola bottega che offre svariate eccellenze della tradizione piacentina (salumi, formaggi, vini…). Visitare Rivalta diventa un’esperienza a 360 gradi! Riscopri il mondo perduto, rivivi i sapori dell’epoca e rimani affascinato dai misteri che si celano all’interno del borgo.
Una leggenda narra che all’interno della residenza aleggi lo spirito di Giuseppe, un cuoco vissuto nel Settecento, assassinato dal maggiordomo per questioni amorose.
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